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sabato 6 giugno 2015

EXPOSIZIONE contro EVOLUZIONE: Expo2015 e i matrimoni gay in Irlanda

Certo non si può proprio fare a meno di parlare di EXPO altrimenti potresti pensare di non essere nel 2015 e in Italia. 



 Stamattina mi sono svegliato con un "whattusp" di mia madre che copiando un link mi ha scritto, nell'ormai celebre gruppo di famiglia: "a volte ho vergogna  di essere italiana"!


Il link che precedeva il messaggio era il seguente: http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/05/01/video-infografica-cose-davvero-expo2015/
Il link con collegamento si trova in fondo  a questa pagina.

Un post del blog di Beppe Grillo, che critica le mazzette per l'EXPO2015, il lavori non terminati, le scalate professionali di alcuni personaggi e il lavoro mai arrivato per tanti giovani che invece ad oggi fanno i volontari in cambio, a quanto pare, di buoni pasto.

Che dire? 
Si potrebbe davvero dire tanto e/o continuare a criticare, ma questo lasciamolo fare ai politici che lo fanno per mestiere, cercando tramite populismo, di attirare gente dalla proprio parte.
Ormai non credo nella politica, negli schieramenti o nelle parti, credo nelle persone e in alcune cose che dicono, credo in Grillo quando dice cose come quelle del suo post su riportato, credo in Salvini quando prega per la liberazione del nostro paese dall'immigrato clandestino, e credo anche nell'ottimismo Renziano.

Ma perché poi noi tutti italiani non facciamo mai niente?

Perché poi quando accadono  cose in casa nostra ,come può essere l'EXPO, invece che esserne fieri, siamo solo bravi a criticarci e buttarci da soli fango addosso? 
Quale altro paese lo fa? 
Nessuno, neanche quello meno evoluto.

Credo faccia parte ormai di noi, italiani, una sorta di auto-abbatimento. Prima ancora di partire con un progetto, piccolo o grande che sia, siamo già li a criticarci.

Questo triste sentimento spesso lo avverto anche nei miei coetanei, gente con idee e caratteristiche eccellenti, unici, che non partono con quello che può essere un progetto perché presi dai vari "si ma tanto figurati se non mi incul..o" o "se non ho nessuna raccomandazione dove c...o vado".

Per colpa di questo atteggiamento,stiamo rallentando l'evoluzione del nostro paese. 

Se si nomina l'evoluzione ,certo è, che la cattolicissima Irlanda negli ultimi giorni ha dato una lezione grande quanto tutta l'esposizione universale e più, ma anche su quest'argomento tutti si sentono in dovere di parlare, pur essendo una cosa che non li riguarda.


Giovedi sera ho guardato per la prima volta una puntata di "Announo" su La7. Argomento della serata: i gay, il matrimonio gay, le adozioni gay, ospiti tra gli altri Alba Parietti, un Monsignor e Aldo Busi.
Gli altri? Il tipico ragazzo etero che con il luogo comune "io ho tanti amici gay" si permette di dire il suo pensiero, con la certezza che la libertà di pensiero vale anche per la sua comunicazione.

Ma tornando in Irlanda, c'è stato un referendum, la domanda era 
sei favorevole ai matrimoni gay? E con il 62% la cattolicissima Irlanda ha detto SI.

Tutti entusiasti, in tutta Europa e in tutto il mondo tranne qualcuno!

Tra tutti un altro che ha esposto un suo libero pensiero il segretario di Stato Vaticano Monsignor Parolin, che ha detto "il matrimonio gay è una sconfitta per l'umanità".


Monsigno Parolin
Ora io non mi aspettavo di vedere sulla sua pagina Facebook una foto di lui con un disco di Tiziano Ferro la bandiera rainbow con scritto "un piccolo passo per i gay, un grande passo per noi" ma non dire tante volte è meglio.

Ma allora essere nel 2015 e sentire che esiste gente che muore di fame e noi spendiamo milioni per EXPO?
 Non è una sconfitta per l'umanità?
E il genocidio, l'omofobia, il femminicidio, la pedofilia, i barconi che affondano, i governi corrotti? 
Non sono queste, forse, delle VERE "sconfitte per l'umanità?

Il prete di Brindisi che da anni abusava di ragazzini e disperati perché omosessuale e pedofilo? Non è quell'essere  degno di essere catalogato umano come "sconfitta per l'umanità? 
E un altra grande sconfitta sta nel fatto che tutti sanno, voi sapete caro Monsignor Parolin, ma su queste cose pensate bene sempre di risparmiarvele le "paroline".

Ma che fastidio vi possono dare due gay che si sposano? 
Ma davvero pensate che lo vogliano fare in chiesa con un prete a celebrare, il velo bianco ed "Enzo&Carla,"come wedding Planner? 
No tranquilli, vogliono e vogliamo solo il riconoscimento di alcuni diritti. E non è sicuramente la benedizione della chiesa che si cerca,ma una legge che permetta di riconoscere dei diritti, a persone che si amano e che in comune tra le altre cose hanno anche il proprio sesso.

Ma il paradosso è anche quando la chiesa dice :" io riconosco che tu sei gay, forse sei malato/a e ti posso aiutare a curarti (e su questo altro argomento vi consiglio sempre la puntata di giovedì 4 giugno di AnnoUno su La7, un Monsignor e tante risate), ma ti proibisco di fare il gay, tu devi essere un gay ma non praticante". 

E poi senti l'arcivescovo di Irlanda che dice "ne prendiamo atto, è un evoluzione inevitabile.


Eccoci qui senza capire perché chi non ha mai avuto, e  per scelta non dovrebbe avere, un rapporto sentimentale carnale e umano, giudica chi sceglie di averlo. Ma come puoi giudicare ciò che non conosci? 

Io sono un saltimbanco e forse questi argomenti non dovrei neanche trattarli, e inizio, nonostante mi riguardino a trovarli un po' noiosi o pesanti.
Credo che questa sensazione me la dia proprio la non evoluzione nel nostro paese di questo discorso. Si,se ne può parlare e ne parliamo, i giornalisti scrivono e le copertine si sprecano,ma poi?
Ma poi si dicono e si scrivono sempre le stesse cose  facendo perdere l'interesse della gente, che poi è quella che potrebbe votare ad un referendum, su un argomento molto importante e poco in evoluzione.

Sono anche queste le cose per cui io mi vergogno di essere italiano.



Baci baci CostaTIME