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mercoledì 13 febbraio 2013

LA CHIESA . LO STATO -. ed il nuovo manifesto laico.

COSTAtime continua a crescere, e nella sua crescita, comincia ad avere commisioni di stesura, da parte di agenzie, enti o privati che hanno qualcosa da comunicare.
 Ovviamente, come sempre si analizza quello che si vuole comunicare .
Se in linea con il nostro pensiero, e,se conforme ai nostri gusti, non abbiamo problemi di pubblicazione. 
Quello che segue è il nuovo MANIFESTO DELLA LAICITA': Voglia di diritti civili nell'agenda politica.  
 In Francia la legge sui matrimoni gay è passata con esito positivo.
Non dimentichiamo che in Francia, l'opinione del popolo è importante e ascoltata da parte dei politici.
In Italia, invece, lo Stato è tutt'altro che laico, esegue l'influenza della Chiesa Cattolica, ben lontano quindi dal concetto di indipendenza e sovranità sancito dall'Art. 7 Cost.
Anche in preparazione delle imminenti elezioni, non si sente quasi mai parlare di DIRITTI CIVILI quali, testamente biologico, coppie di fatto e coppie gay, ricerca scientifica e fecondazione assistita e spending review applicata alla Chiesa.
Il nuovo Manifesto Laico, nato a Gennaio 2013 - concepito e firmato da autorevoli intellettuali di noterietà e respiro europeo, quali Stefano Rodotà, Giulio Giorello, Carlo Flamigni, Patrizia Borsellino, Eugenio Lecaldano, Carlo Augusto Viano e altri- rivendica per tutti i cittadini italiani, attraverso un processo critico e di confronto, uno Stato realmente laico, senza privilegi riservati al mondo ecclesiastico, nè sue influenze su temi quali coppie di fatto e coppie gay, divorzio, contraccezione, ricerca scientifica, educazione sessuale e molto altro.
Il legame Stato-Chiesa si fonda su uno scambio esplicito di sostegni e favori e si traduce in norme di legge spesso anacronistiche e poco vicine alle esigenze reali dei cittadini contemporanei, pressati dalle problematiche economiche, politiche, culturali, e , negli ultimi anni, in lotta contro una crisi senza precedenti.
Lo Stato - che dovrebbe tutelare i diritti civili di ogni cittadino, salvaguardandone la sua libertà e la sua ideologia, nel rispetto degli altri - in Italia, di fatto, è rimasto tacitamente ancorato alla Chiesa che, con la sua forza secolare, ha la pretesa di dichiararsi unica rappresentante di una morale valida per l'intera società italiana.
Il nuovo Manifesto della Laicità vuole incidere sull'agenda politica, soprattutto in questo periodo pre-elettorale, perchè lotta affinchè tutti gli italiani abbiano "il diritto" di avere i diritti civili, indispensabili per un Paese che vuole crescere e progredire.    
Proprio questo potrebbe essere il punto focale: la volontà di crescere e progredire.
Vuole ad oggi il nostro paese progredire, adeguandosi a tutti gli altri Stati?
O continueremo all'infinito a confrontarci solo con chi sta peggio di noi?
Avremo davvero il coraggio di "dimostrare" la voglia di cambiamento? 
La mia personale fiducia, continua a scemare nei confronti di un paese, di una classe politica e di un sistema davvero, ad oggi, troppo lento rispetto al mondo intero. 
      

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