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sabato 6 ottobre 2012

COSTAintervista a....ANDREA TARELLA:illustratore



Il bello di Milano è anche questo.
Conoscere gente! Essere curioso è in parte una fortuna, che ti permette di conoscere gente come il protagonista della mia ultima intervista-fatica.

ANDREA TARELLA
Nome e cognome?
Andrea Tarella… anche se ben pochi mi chiamano per nome… oramai mi sono rassegnato a sentire solo“Tarella“.

Età?
un lavoro  dell'illustratore
29, ancora per poco ma sempre 29… anche se in molti credono siano molti di più.

Chi è Andrea Tarella?
Difficile rispondere perché non lo so bene nemmeno io. Diciamo che non mi sento di avere confini ben tracciati, sono in continua evoluzione e cambiamento. Penso agli ultimi anni, mi guardo indietro e vedo una persona completamente diversa. Volendo essere meno riflessivi e più concreti, direi che Andrea Tarella è un ragazzo come tanti altri che vive alla giornata.



Che lavoro è l'illustratore?

Ci rifletto spesso… ho delle difficoltà ha definirmi tale e a considerarlo sempre un lavoro perché anche senza consegne disegnerei lo stesso. Credo che, per riuscire a fare dell’illustrazione un mestiere, sia necessario avere la capacità di tradurre attraverso il proprio stile e la propria tecnica illustrativa qualsiasi lavoro venga assegnato.

Quando e da dove nasce la tua passione per il disegno?
Il primo disegno che ricordo di aver fatto risale al tempo dell’asilo. Avevo circa 3 o 4 anni e disegnai un tucano. Non ricordo il perché ma ricordo la sensazione di piacere e di soddisfazione. Da li non ho mai smesso… credo che a Verbania, in soffitta, ci siano ancora dei miei disegni di quei tempi incorniciati da mio nonno.

A Milano da?
La prima volta a Milano credo risalga sempre alla mia infanzia, una visita al Museo di Scienze Naturali con i nonni e i fratelli. Poi intorno ai 14 anni ho iniziato a venire con i miei amici alle varie fiere annuali di fumetti e a fare il giro delle fumetterie in Porta Venezia. Il grande passo è avvenuto con i miei 18 anni e da allora ho iniziato a mettere radici. Milano mi piace molto, porto sempre con me il lago nel cuore ma per ora preferisco rimanere nel caos cittadino.

Con chi vivi?
Condivido Casa con Beppe da circa 5 anni se non sbaglio. È il coinquilino perfetto… sopporta me e tutti gli altri abitanti della casa. Insieme a noi, al momento ci sono: 1 iguana, 2 cavie peruviane, 2 canarini, 2 tortore diamantine, 6 diamanti mandarini, 1 passero del Giappone, 2 tartarughe del muschio, 2 tritoni, 1 salamandra, 1 pesce rosso. La lista delle piante sarebbe un po’ lunga e ammetto di non conoscere tutti i nomi, guardandomi attorno adesso vedo una pianta di limoni, una pianta di mandarini, 1 pianta di mandarini cinesi, svariati potus, 1 ananas, agavi in quantità, piante carnivore, rosette grasse di vari tipi, miseria selvatica, glicine, vite del Canada, uva, passiflora….

La tua occupazione nel tempo libero?
Rassetto casa, sistemo animali e piante, guardo film e telefilm, disegno, vado al cinema, cene con amici.. insomma… le solite cose, niente di eccezionale o estremo. Quando posso torno a casa dalla mia famiglia a Verbania.

In tre parole descrivi te stesso.
Silenzioso, sbadato, testardo

In tre parole descrivi il tuo lavoro.
Colore, improvvisazione, imperfezione.

Tre parole per Milano.
Caotica, calda, imprevedibile

Oggi siamo in piena crisi economica.
Molta gente si ritrova a fare lavori che non erano totalmente nelle proprie aspirazioni.
Tu invece svolgi un lavoro che di base, nasce da una tua passione.
Fortuna e talento?
Direi tanta fortuna, per il talento non sta a me giudicare. Diciamo che sia per il lavoro con l’associazione Ambiente Acqua ONLUS, sia per l’illustrazione c’è stata tanta fortuina ma anche tanta voglia di fare. Obiettivi diversi, idee diverse, ambienti diversi ma grandi soddisfazioni in entrambi i campi. Aggiungo che ho avuto la fortuna di incontrare e avere sempre al mio fianco persone eccezionali che mi hanno dato tanto, sia dal punto di vista professionale che umano. Ogni lavoro, ogni opportunità è un momento di condivisione e di crescita.

Il tuo soggetto preferito?
Animali e piante in primis… in generale preferisco le figure femminili a quelle maschili. Ogni tanto poi, la mano va, la china e il colore scorrono senza sapere bene quel che sto disegnando.

Il soggetto che non sei mai riuscito a disegnare.
Edifici, stanze… in generale non sono molto bravo nel disegno “tecnico”.

Il tuo attuale stato d'animo?
Sereno.. e per me è una gran cosa!

Attualmente e da tempo, lavori, tra i tuoi mille impegni anche con una ONLUS.
Di cosa si occupa, e qual'è il tuo lavoro per loro?
Ho iniziato a collaborare con delle associazioni ambientaliste parecchi anni fa. Al tempo andavo negli istituti primari e secondari di primo grado a fare lezione. Coordinavo insieme ad un mio collega i progetti di “Consigli Comunali dei Ragazzi e delle Ragazze” detti CCRR. Con il tempo sono passato al lavoro di ufficio scrivendo e gestendo progetti di educazione ambientale per le scuole. C’è stata un bel po’ di gavetta durante la quale ho imparato a scrivere e a presentare progetti alle varie fondazioni (tra cui Fondazione Cariplo), Regione, Provincia e Amministrazioni Comunali. Da circa tre anni io e il mio amico/collega/Presidente Stefano ci siamo messi in proprio, abbiamo vinto un bando del Comune di Milano per l’assegnazione di spazi e sedi per associazioni e ci siamo trasferiti a Quarto Oggiaro. Li, insieme a Silvia, continuiamo a scrivere, coordinare e realizzare progetti di partecipazione attiva, educazione ambientale, educazione alla sostenibilità e tante altre attività. È un lavoro complesso e faticoso ma le soddisfazioni sono tante e in più, ce la stiamo facendo da soli. All’interno dell’associazione continuo a scrivere e presentare progetti, gestisco il sito internet (www.ambienteacqua.it) e mi occupo di tutta la parte di grafica.

Da qualche tempo lavori/collabori con una delle maggiori case di moda italiana, PRADA.
Com'è stato il lavoro per loro?
Qual'è il tuo rapporto con la moda?
La collaborazione con PRADA è avvenuta per caso, un colpo di fortuna… il classico “essere al posto giusto nel momento giusto”. È stato un passo importante, la svolta che mi ha portato ad intraprendere definitivamente il lavoro di illustratore. Ho potuto lavorare su un progetto molto bello mettendomi alla prova su qualcosa che non avevo mai fatto prima. Passare dall’illustrazione per bambini a quella di moda non è stato semplice… ma alla fine le tavole sono venute fuori senza troppi giri di matita e gomma.
Il mio rapporto con la moda… mmmm… boh? Diciamo che mi piace e mi incuriosisce la moda legata al mondo del cinema e della musica, vedere le scelte fatte da attori, attrici e artisti nelle varie occasioni, film, video e concerti. Per il resto seguo quel che posso e ammetto di capirne poco.
Al mattino sono il classico “aprilarmadioeinfilatiquelchetitrovitralemanialbuio”


Un pregio e un difetto di ANDREA TARELLA.
Testardaggine e pazienza. Quale sia il pregio e quale il difetto non lo so.

Innamorato?
Di tante cose, momenti, situazioni e persone.

Devi abbandonare la tua casa e tutto quello che contiene.
Puoi portare via solo 5 cose. Cosa porti con te?
Un pacchetto di sigarette, un thermos di caffè, telefono, astuccio con matite, chine e indelebili e un numero di Dylan Dog a caso.

Il tuo colore preferito?
Il blu, anche se mi vesto e uso spesso e volentieri il nero.

A cosa stai lavorando ora e dove possiamo vederti?
Sto realizzando delle illustrazioni per un libro per bambini sordomuti per insegnare loro a leggere e a scrivere. Un piccolo progetto a cui ho iniziato a far parte e a lavorare da qualche mese e di cui sono molto fiero. Per vedermi… potete sbirciare da un treno, entrando in Stazione Centrale si può vedere il mio balcone, la mia cucina e il mio salotto. Oppure potete trovarmi a Quarto Oggiaro, nella sede dell’associazione. Durante i week end, quando riesco, me ne sto a disegnare seduto al bar-pasticceria in San Gregorio.

La tua eroina?
Mah, ce ne sono tante…una su tutte la mia mamma… e Buffy l’ammazza vampiri.

Un libro da consiglare?
American Gods di Neil Gaiman.

Il tuo piatto preferito?
Pizza, ogni giorno ad ogni ora.

Qual'è la storia dei tuoi personaggi?
Vivono tra noi, negli angoli in ombra della casa, ai bordi delle strade, nascosti tra le foglie degli alberi nei parchi. Sono un po’ timorosi e timidi quindi è difficile vederli…. Bisogna fareb un po’ di attenzione per accorgersi che ci sono gufetti in ogni dove.

Tutti i tuoi personaggi hanno un occhio più grande dell'altro. perche'?
Banalmente perché io, come tutti, ho un occhio più grande dell’altro. Non si nota molto durante il giorno ma al mattino appena sveglio, guardandomi allo specchio, mi vedo così. Anni fa passavo molto tempo a cercare di tenerli aperti entrambi nello stesso modo… poi ci ho rinunciato… e il tutto si è tradotto su carta.

Il tuo soggetto preferito?
L’Omino Paolino… anche se gufi, ibis e pavoni fanno sempre capolino in un modo o nell’altro,


Dobbiamo andare a cena fuori a Milano, dove mi porti?
Sono la persona meno indicata per una domanda come questa. In genere mi accontento di una pizza in una qualsiasi pizzeria, anche un trancio su una panchina a lato della strada. Mi rendo conto, però, che pochi mi seguirebbero in una serata del genere quindi sceglierei uno dei Ristoranti eritrei di Porta Venezia.

Il tuo drink?
Vodka Lemon.

Domanda per curiosità personale.
"il piccolo principe" è in assoluto il mio libro preferito.
Cosa ne pensa un illustratore vero di quei disegni?
Disegni semplici che traducono con pochi tratti e colori le emozioni e le immagini derivanti dalla lettura del testo. Direi perfette.

PISTOLA ALLA TEMPIA

facebook o twitter?
Facebook

Pennello o matita?
Pennello

Carta e penna o mail?
Carta e penna

Iphone o blackberry?
Iphone

Monti o Berlusconi?
Monti

Milan o inter?
Inter

Tv o pc?
TV

D'Urso o De Filippi?
Posso dire “passo”?

Guido Crepax o Milo Manara?
Guido Crepax

Ultima e classica domanda di chiusura.
Cos'è COSTAtime?
Uno spazio senza coordinate dove poter trovare di tutto. Un cacyus che al mattino mi saluta nel mio salotto. Un sorriso e un buongiorno all’ingresso di un negozio.

Ma se ARTURO sopravvive (Arturo è il mio cactus che da agosto alloggia nel salone di Tarella) la prossima estate te lo posso riaffidare?
Io e Arturo oramai siamo amici intimi, ci sarà sempre un posto per lui in questa casa. 


http://www.andreatarella.com/

3 commenti:

  1. ciao Costa
    come sempre provo invidia quando parli di Milano. Per tanti motivi. Uno il migliore è quello che solo città come Milano ti possono dare la possibilità di conoscere ed incontrare persoe interessanti come questo ragazzo.
    sempre un piacere leggerti.
    grazie Simone..
    complimenti

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  2. Bellissima intevista.
    Ti dico la verita',all'inizio ho pensato"ecco n'altro che vuole scrivere..siamo pieni di blog.." ma ricordandomi il tuo carattere e il tuo modo di esprimerti,devo dire che hai fatto centro.
    Un mega abbraccio Costa
    Elisabetta

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    1. grazie ELISABETTA.....mi fa davvero piacere questo tuo commento...=) un abbraccio

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